STORIA | ANGRI-CASERTANA 1-1-1950 | QUANDO AD ANGRI ARBITRO’ CONCETTO LO BELLO

Una storia tra tante storie, una storia nella storia…

Quando ad Angri arbitrò Concetto Lo Bello
di Enzo Ruggiero

Angri, stadio Novi, incontri, scontri. Sono gli intrecci del tempo che si rincorrono nel ricordo di fatti e personaggi che hanno scritto, nel bene e nel male, la storia grigiorossa. Una storia di 95 anni che ha racchiuso la passione di un popolo, che ha scritto pagine importanti del calcio campano. Storie di eccessi a volte violenti che hanno segnato il destino del calcio angrese con una cadenza ciclica che ne ha impedito il grande salto nei professionisti, categoria disputata solo cinque volte tra gli anni trenta e quaranta. Un altro calcio, una vita fa.

Ma chi vive di calcio e riordina la storia della squadra della propria città, è sempre pronto a raccontare eventi, fatti e personaggi che hanno incrociato il cammino grigiorosso, siano state esse vittorie o sconfitte, feste o invasioni di campo. Protagonisti dirigenti, calciatori, allenatori e perché no anche arbitri.

Questa è una storia di settant’anni fa. Era il 1 gennaio del 1950, al Novi si giocava la 9° giornata del Girone N del campionato di Promozione. L’Angri doveva sfidare la capolista Casertana. Una gara difficile affidata alla direzione di un giovane arbitro di Siracusa: Concetto Lo Bello che a distanza di 19 anni definì quella partita “la sua unica giornata di terrore”.

Angri-Casertana fu condizionata da una rete contestata di Tognoli, da un calcio di rigore non dato ai grigiorossi e dall’espulsione dell’attaccante angrese D’Antonio. Episodi che scatenarono la reazione dei sostenitori locali che costrinsero Lo Bello a rifugiarsi negli spogliatoi e a lasciare il campo, solo a tarda sera, vestito da carabiniere. Il Novi, meglio noto come la “fossa dei leoni” è stato il secondo stadio della storia calcistica di Angri. Non aveva tribune né muri di protezione, soltanto della sconnesse lamiere di provenienza bellica. “ la gente picchiava i pugni su quelle lamiere, ricordava Armando Ricciardi, mezz’ala dell’Angri degli anni ’40, facendo un chiasso di inferno”. Gli spogliatoi erano rappresentati da tre sgabuzzini costruiti con tufi di risulta, all’estremo lato occidentale del campo. In questo ambiente Concetto Lo Bello, conobbe i minuti più terribili della sua carriera.

Entrammo in campo non per far male a Lo Bello ma per chiedergli delle spiegazioni”. Queste le intenzioni dei primi invasori che avevano scavalcato le recinzioni. Ma la Lega Sud fu dura: “Squalificato per una gara il campo di Angri e multa all’Angri di 3000 lire. La gara Angri-Maddalonese del 15 gennaio verrà disputata a Pozzuoli. Squalificato per una giornata il calciatore D’Antonio”.

3000 lire di multa, una somma ingente per l’epoca. Risorse spese per far fronte alle ormai frequenti intemperanze dei sostenitori angresi. Nei racconti di Cosimo Russo, guardiano del campo dal 1945, ricordiamo:  “la prima invasione di campo contro Bombacigno di Bari nel ’47 o nel ’48. E poi quelle contro l’Avellino, la Cavese e la Viribus Unitis quando Viola di Cancello ci fece squalificare il campo per sei mesi. Ma quella contro Lo Bello la tengo qui. Teneva un coraggio da leone, davanti a duemila persone. Buttarono le pietre, una lo colpì in testa e lui niente. Erano quasi le nove della sera, quando scappò. Lo avevano vestito da capitano”.

A distanza di 19 anni i cronisti de “Lo Sport” di sabato 8 novembre 1969, ripercorsero l’accaduto dopo le dichiarazioni televisive rese dal fischietto siracusano.

“… dirò, invece, una cosa molto importante: che l’unica occasione della mia attività in cui ho avuto paura è stato quando ho diretto la gara nel napoletani, nel salernitano nel 1949 del campionato di promozione che si chiama di IV serie, in occasione della quale sono stato fatto oggetto delle minacce del pubblico, che stavano per essere messe in atto appunto perché era carente il servizio di forza pubblica e sono stato costretto a rinchiudermi nel mio spogliatoio e mi sono salvato soltanto perché la porta di accesso era piccola ed io riuscivo a trattenerla”. Che partita era? “Una partita tra Angri e Casertana”. E poi come ne è uscito? “Mi ha salvato un capitano dei carabinieri che oggi è generale, il quale si trovava da quelle parti per caso e si è accorto della folla in tumulto che voleva farmi la festa”.

Nel racconto del cronista Enzo Dente del Risorgimento di lunedì 2 gennaio 1950, la storia di quella giornata, ma anche il giudizio positivo sull’arbitro siciliano e una profezia “E’ un giovane che va seguito ed incoraggiato. Si faccia rivedere; ne guadagnerà il calcio, siatene certi”.

Angri 1 gennaio 1950

La gara nel secondo tempo per colpa di qualche scalmanato in campo e fuori ha corso il rischio di fermarsi alla mezz’ora. Inutile fare storie: quando non si passa ecco che l’arbitro ne fa le spese, specie sui campi di provincia… E fortuna che tutto sia finito con qualche pietra in campo, altrimenti al Novi avremmo visto un bel Capodanno davvero! I dirigenti si sono fatti in quattro; ma cosa possono fare quando tra il pubblico c’è sempre qualche pazzo in giro che di crede mondo da peccati e in potere di scagliare pietre?

Lo Bello di Siracusa ci è piaciuto. Parte del pubblico se l’è presa con lui per un presunto rigore in area casertana; ma noi non condividiamo. E’ un giovane che va seguito e incoraggiato. Quando il “giallo” affiorava ai margini del campo ha conservato la sua calma; anzi a 15 minuti dalla fine ha espulso D’Antonio reo di aver colpito a tergo Visco, ed ha fatto bene. I più proprio per questo l’hanno rispettato. Si faccia rivedere; ne guadagnerà il calcio, siatene certi”.

ANGRI 0-1 CASERTANA
[Angri (SA), 01-01-1950 | “Novi” | ore 14.30]

ANGRI: Campilongo, Cascio, Forte, La Rocca, Volpe, Atorino. D’Alma, Rosati, Adami, Cacace, D’Antonio.
CASERTANA: Visco, Ussorio, Ollaro, Carola, Cavazzuti, Tognoli, Lozzi, Spacciari, Gè, Borrelli, Barile.

ARBITRO: Lo Bello di Siracusa

RETI: al 37’ del primo tempo Tognoli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Leggi anche...