QUATTRO ANNI DI CALCIO NELLE DICHIARAZIONI DI FERDINANDO ELEFANTE

Dopo la giornata del 30 giugno che ha sancito la chiusura della stagione sportiva 2022-2023, Ferdinando Elefante, ideatore dell’attuale progetto calcistico dell’US Angri 1927, ha voluto fare una sintesi dei quattro anni di gestione societaria, chiarendo i perché della fine di un progetto che, alle attuali condizioni, non può essere più portato avanti. Un’analisi socio-economica attenta per definire posizioni, scelte e decisioni, nel rispetto di una passione senza fine verso i colori grigiorossi.

“E’ con grande rammarico che mi trovo ad annunciare la fine del nostro progetto calcistico ad Angri. In quattro anni di attività abbiamo messo in campo tutta la nostra professionalità per rilanciare il brand dell’US Angri 1927. Ci siamo riusciti grazie ad un lavoro collettivo svolto sotto tutti gli ambiti, apprezzato e riconosciuto in tutto il panorama calcistico italiano. Abbiamo affrontato tante difficoltà, alcune mondiali, come quelle dei due anni di COVID che non hanno però fermato la nostra voglia di vincere. Nel 2021, con il claim “anDiamoCinsieme”, abbiamo dato il via al campionato di Eccellenza che ci ha visto riconquistare la D, salvata poi all’ultima gara stagionale lo scorso anno contro il Pomezia davanti ad una cornice di pubblico straordinaria. La nostra intenzione era quella di ripartire proprio da qui, dallo stadio pieno, dalla festa e dall’attesa di una gara: tutte emozioni che volevamo fossero la normale domenica sportiva grigiorossa. Il nostro progetto deve fermarsi qui perché non esistono più le condizioni strutturali che ci permettano una pianificazione pluriennale che possa portare l’Angri al professionismo. Uno dei problemi principali è legato alle nostre sponsorizzazioni che non trovano visibilità all’interno dello Stadio Novi poiché la convenzione stipulata tra Comune e gestore recita che gli spazi pubblicitari sono ad appannaggio del gestore della struttura. Un danno economico e d’immagine che pesa sulle scelte di questa società. Allo stesso modo le carenze strutturali dello stadio Novi, non pronto ad ospitare un eventuale campionato professionistico, rappresentano un freno alle pianificazioni future dell’attuale gruppo dirigenziale. Pertanto dopo quattro anni, le problematiche risultano essere le medesime. Per noi le cinque componenti fondamentali per creare un progetto calcistico importante, ovvero, società, squadra, tifosi, stadio e politica non sono ancora presenti alla stessa maniera in questa città. Ciò non toglie il fatto che l’attuale società dimissionaria ha provveduto alla chiusura della scorsa stagione nei tempi indicati ed è pronta ad effettuare l’iscrizione al prossimo campionato di Serie D, demandando però l’organizzazione sportiva della prossima stagione alle future figure che rileveranno la squadra. Aspettiamo che le eventuali proposte diventino ufficiali attraverso una manifestazione d’interesse per rilevare il titolo calcistico e continuare a lavorare per lo sport di questa città. Il nostro allontanamento dal calcio angrese non è sintomo di mancanza di passione. Una passione, quella per i colori grigiorossi, che per noi, persone di Angri, ci accompagnerà per l’intera vita.”

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