Grinta, Cuore e Speranza: il faro del centrocampo guida l’Angri verso un sogno chiamato salvezza

Grinta, Cuore e Speranza: il Faro del Centrocampo guida l’Angri verso un sogno chiamato salvezza

di Enzo Ruggiero

ANGRI – Sul manto verde del “Novi” si intrecciano storie di calcio, passioni antiche e sogni difficili da spegnere. A incarnare tutto questo, oggi, c’è un uomo che con la sua visione di gioco e il suo spirito da leader è diventato faro del centrocampo grigiorosso: arrivato a dicembre, ma con Angri nel destino da tempo.

“Sì, è come se fosse stato tutto scritto. Conosco bene questo campo, ci ho giocato con la Nocerina, ho affrontato l’Angri da avversario col Gallipoli, e poi ancora con il Costa d’Amalfi. Alla fine, il destino mi ha riportato qui, stavolta da protagonista per questi colori”.

La sua è una parabola calcistica fatta di determinazione e conoscenza del mestiere. Un innesto che ha portato fosforo e consapevolezza in una squadra chiamata a giocarsi tutto nelle ultime, roventi giornate di campionato.

“Sappiamo che la situazione è complicata, non possiamo più fare calcoli. Dobbiamo pensare a una partita per volta, con il massimo della concentrazione. Il gruppo ci crede e lotterà fino all’ultima goccia di sudore per arrivare alla finale playout”.

Un traguardo difficile, quasi proibitivo, ma non impossibile. Quattro partite alla fine, quattro vittorie da centrare contro avversari di rango. Un Everest da scalare, partendo già da domenica, quando al “Novi” arriverà il Fasano, squadra che sogna i playoff e che viaggia sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria con la Nocerina.

“Conosciamo il valore del Fasano, è una squadra di qualità. Ma per noi non cambia nulla: dobbiamo guardare in casa nostra, andare oltre i valori tecnici e affidarci al sacrificio. Vincere, a ogni costo”.

E in una corsa disperata, l’uomo in più può essere il pubblico angrese, cuore pulsante di una città che vive di calcio e che, anche nei momenti più bui, non ha mai voltato le spalle alla squadra.

“Io ho sempre ammirato il tifo dell’Angri, anche da avversario. So che non è facile per i nostri tifosi, ma non ci hanno mai lasciato soli. Ora chiedo loro un’ulteriore prova d’amore: abbiamo bisogno della loro spinta. Quando i tifosi dell’Angri vogliono, tutto può diventare possibile”.

La salvezza è un sentiero stretto, ma la luce può ancora accendersi. Con la mente del centrocampo a guidare la truppa e l’anima del “Novi” a fare da motore, l’impresa, oggi più che mai, è una questione di cuore. E di fede.

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